La partecipazione del Giappone alla seconda guerra mondiale, una cosa che il nostro Nippon avrebbe potuto risparmiarsi...

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=Zoe._.lycanthropyDream=
view post Posted on 15/6/2008, 17:44




L'attacco giapponese a Pearl Harbor


Il coinvolgimento americano in quella che sempre di più stava diventando una guerra antifascista sembrava inevitabile. A trascinare gli Stati Uniti nel conflitto fu l'aggressione improvvisa subita nel Pacifico da parte del Giappone, la maggiore potenza dell'emisfero orientale ed il principale alleato asiatico di Germania e Italia, cui era legato, dal settembre 1940, da un patto di alleanza detto "tripartito". Già impegnato dal '37 in una guerra di conquista contro la Cina, il Giappone aveva profittato del conflitto europeo per ampliare le sue aspirazioni espansionistiche a tutti i territori del sud-est asiatico. Quando, nel luglio '41, i giapponesi invasero l'Indocina francese, Stati Uniti e Gran Bretagna reagirono decretando il blocco delle esportazioni verso il Giappone. L'Impero asiatico -paese industrialmente sviluoppato ma povero di materie prime- decise di scatenare la guerra, piuttosto che piegarsi alle richieste delle potenze occidentali, che esigevano il ritiro delle truppe giapponesi dall'Indocina e dalla Cina. Il 7 dicembre 1941 l'aviazione giapponese attaccò, senza previa dichiarazione di guerra, la flotta degli Stati Uniti ancorata a Pearl Harbor, nelle Hawaii, e la distrusse in buona parte. Nei mesi successivi, profittando della netta superiorità navale così conquistata nel Pacifico, i giapponesi raggiunsero di slancio tutti gli obiettivi che si erano prefissati: nel maggio '42 controllavano le Filippine -strappate agli USA-, la Malesia e la Birmania britanniche, l'Indonesia olandese, ed erano in grado di minacciare l'Australia e la stessa India, costringendo la Gran Bretagna a distogliere forze preziose dal medio Oriente.
Pochi giorni dopo l'attacco a Pearl Harbor, anche Germania ed Italia dichiaravano guerra agli Stati Uniti.

Battaglie del Mar dei Coralli e delle Isole Midawy


Fra il 1942 ed il 1943 l'andamento della guerra subì una svolta decisiva su tutti i fronti. I primi segni di inversione di tendenza si ebbero nel Pacifico, dove la spinta offensiva dei giapponesi fu fermata dagli americani -nel maggio-giugno '42- nelle battaglie del Mar dei Coralli, di fronte alla costa della Nuova Guinea, e delle isole Midway, ad ovest delle Hawaii: questi furono i primi scontri navali in cui le flotte si affrontavano senza vedersi, a decine di chilometri l'una dall'altra, bombardandosi a vicenda con gli apparecchi che decollavano dalle grandi portaerei.

La sconfitta del Giappone, le bombe atomiche e la fine della guerra


A partire dal 1943, nonostante la priorità accordata al fronte europeo, gli Stati Uniti avevano iniziato una lenta riconquista delle posizioni perdute nel Pacifico, valendosi di una superiorità che si faceva sempre più netta man mano che l'industria statunitense dispiegava tutto il suo enorme potenziale. Decisivo fu soprattutto l'apporto delle grandi portaerei -capaci di trasportare fino a 50 apparecchi- e dei bombardieri strategici, le cosiddette superfortezze volanti, che dalla fine del '44 cominciarono a bombardare sistematicamente il territorio nipponico. Nell'estate del '45 gli alleati, ormai liberi da impegni bellici in Europa, erano pronti a portare l'attacco nel territorio nemico. Un nemico che, però, continuava a combattere con eccezionale accanimento, rifiutando di arrendersi anche nelle condizioni più disperate e facendo ampio ricorso all'azione dei kamikaze, aviatori suicidi che si gettavano sulle navi avversarie con i loro aerei carichi di esplosivi.
Fu a questo punto che il nuovo presidente americano, Henry Truman -Roosevelt era morto il 12 aprile 1945- decise di impiegare contro il Giappone la nuova arma totale, la bomba a fissione nucleare o bomba atomica, che era stata appena messa a punto da un gruppo di scienziati e sperimentata per la prima volta il 16 luglio nel deserto del New Mexico. La decisione di Truman serviva innanzitutto ad abbreviare una guerra che si annunciava ancora lunga e sanguinosa, ma aveva anche lo scopo di offrire al mondo -e soprattutto agli alleati/rivali sovietici- la dimostrazione della potenza militare americana. Il 6 agosto 1945 un bombardiere americano sganciava la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo l'operazione era ripetuta a Nagasaki. In entrambi i casi le conseguenze furono spaventose: non solo per il numero dei morti -100.000 ad Hiroshima, 60.000 a Nagasaki- e per la distruzione totale delle due città, ma anche per gli effetti di lungo periodo su quanti erano stati contaminati dalle radiazioni. Il 15 agosto, dopo che l'Unione Sovietica aveva anch'essa dichiarato guerra al Giappone, l'imperatore Hirohito offrì agli alleati la resa senza condizioni. Con la firma dell'armistizio, il 12 settembre 1945, si concludeva così il secondo conflitto mondiale.

Immagini degli eventi sopra descritti (attacco a Pearl Harbor, aerei e portaerei, bombe atomiche)


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MirianaP
view post Posted on 9/2/2013, 10:46




ciao posso chiederti la fonte delle tue informazioni? dove le hai prese?
 
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Einstein
view post Posted on 10/6/2014, 11:18




CITAZIONE (MirianaP @ 9/2/2013, 11:46) 
ciao posso chiederti la fonte delle tue informazioni? dove le hai prese?

Probabilmentoe da http://web.tiscalinet.it/falconiroberto/guerra.htm
 
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2 replies since 15/6/2008, 17:44   39554 views
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